La sfida di Susanna

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La mia sfida.

Il diabete è cercare di mantenere sotto controllo il mio corpo attraverso la mente, ogni giorno e cercando di esorcizzare le mie paure. A 5 anni già era partita la mia sfida verso la vita e nonostante tutto mi ritrovo a 28 anni pronta ad accoglierne di nuove. Una di queste è stato il mare, che mi aveva sempre affascinata, ma che mi ha rivelato che esistono mondi nuovi che a noi rimangono sconosciuti fino a che non ne entri a far parte anche tu.

Estate 2010, sei ragazzi un pò intimoriti ma con una gran voglia di sfondare quel muro che fino a poco prima esisteva tra la subacquea e il diabete. Un muro invisibile costruito sull’ignoranza, sui pregiudizi, su porte chiuse in faccia, su pianti e rimproveri. Perchè, se non fosse esistita la tenacia, la grinta e la volontà di Marco, di Laura, di Andrea, del dottor Bonomo, questo grande progetto sarebbe fallito.

E poi il mare, la panacea di tutti i mali. Sì, perchè quando ci tuffavamo e ci immergevamo, ogni volta era un passo avanti verso la libertà. Libertà di guardare questo mondo nuovo, silenzioso ma così pieno di vita e ogni volta una nuova sensazione, così appagante per la mente e per il cuore, che pensavi “sì, ne è valsa la pena!”. E la risalita il giorno in cui abbiamo preso il brevetto, mentre albeggiava a Numana e la felicità nei nostri cuori perchè ci siamo guardati e abbiamo capito che sarebbe stata l’alba di un giorno nuovo, per noi e per la subacquea.

Forse la cosa più ardua nella vita è sfidare noi stessi. Io l’ho fatto attraverso il mare. Solo così diventiamo persone migliori. E noi non siamo l’eccezione.

Ora vi lascio, ma tornerò per raccontarvi la mia prossima sfida. Le Maldive. E dire “io c’ero”.

Susanna